Pubblicato sulla Rivista di Suinicultura un interessante articolo sulla salvaguardia della Biodiversità

Analisi genetiche e tutela della biodiversità

biodiversità

Le incessanti attività antropiche, i cambiamenti climatici, la ricerca e il bisogno di produzioni ad alto rendimento, le nuove zoonosi e le recenti pandemie, hanno causato erosione genetica e degrado della biodiversità di tanti organismi viventi. In particolare, nel settore agroalimentare italiano tutti questi fattori hanno segnato profondamente gli allevamenti impegnati alla tutela e valorizzazione di razze locali o tipi genetici autoctoni (Tga) che rischiano l’estinzione a favore di altre razze cosmopolite di maggior interesse economico.
In Italia, in particolar modo nel settore suinicolo, infatti, si è assistito a una drastica riduzione delle specie indigene. Il numero delle razze autoctone è stato ridotto da una ventina a sole 6 attualmente riconosciute dal registro anagrafico dei Tga. Il registro anagrafico o libro genealogico, tenuto dall’Associazione nazionale allevatori suini (Anas), conserva le informazioni genealogiche dei soggetti iscritti al fine di monitorare i trend delle popolazioni tra cui lo stato di consanguineità che, se troppo elevato può essere anche causa di estinzione delle razze.

L’intero articolo è disponibile al seguente link:

https://suinicoltura.edagricole.it/dalla-ricerca/analisi-genetiche-e-tutela-della-biodiversita/




Cuglieri, idee a confronto per azioni di rigenerazione dopo l’incendio (Intervento del dott. Gianni Re – Ricercatore ISPAAM SS)

La tavola rotonda promossa dalla neonata “Associazione Montiferru” apre il Festival Anima Mundi

Montiferru - la devastazione dopo il fuoco

Trasformare idee e azioni in un progetto comune. È l’obiettivo della neonata Associazione Montiferru, che ha organizzato per domani una tavola rotonda dal titolo “Rigenerare il paesaggio, rigenerarsi e ricostituire un senso civico e di comunità”. L’evento è compreso nel ricco calendario del Festival Anima Mundi di Cuglieri: appuntamento alle 9 nel teatro dell’ex Seminario Pontificio.

“La tavola rotonda avrà un taglio aperto, dove gli esperti saranno interlocutori preziosi con la comunità che vorrà partecipare all’evento”, spiegano gli organizzatori. Moderatore sarà Sergio Nuvoli, responsabile della comunicazione istituzionale per l’Università di Cagliari.

Gli interventi di apertura saranno affidati al sindaco di Cuglieri, Giovanni Panichi, per i saluti istituzionali e a Gianluigi Bacchetta, botanico, ordinario dell’Università di Cagliari, in video conferenza. Poi spazio ai relatori, ecco l’elenco con i temi che ciascuno svilupperà.

Ignazio Camarda, già professore di Botanica sistematica presso il Dipartimento di Agraria dell’Università di Sassari, parlerà su “ La rigenerazione del bosco e le sue interazioni con il sistema agricolo, quali scelte per il futuro?”.

Sergio Vacca, già professore di Scienza del suolo presso l’Università di Sassari e sindaco di Milis (“L’assetto idrogeologico post catastrofe”).

Giuseppe Brundu, professore di Botanica ambientale applicata presso il Dipartimento di Agraria dell’Università di Sassari.

Maurizio Mulas, professore associato di Arboricoltura, Dipartimento di Agraria dell’Università di Sassari (“L’ambiente e l’olivo, quale sistema per rigenerare l’ambiente primigenio?”).

Gianni Re, ricercatore ISPAAM CNR Sassari (“Il pascolo naturale e la rigenerazione del territorio, quali misure compatibili?”).

Marino Muntoni, direttore del Servizio ricerca nelle filiere olivicolo-olearia e viti-enologica, AGRIS Sardegna (“Buone pratiche di olivicoltura, dall’oliveto tradizionale alle nuove frontiere di sviluppo”).

Giuseppe Mariano Delogu, già comandante del Corpo forestale e di vigilanza ambientale (“La prevenzione degli incendi, quali modelli sostenibili?”).

Monica Scanu, presidente del FAI Sardegna (“Il restauro del paesaggio e la gestione del territorio sono compatibili?”).

Annalisa Colombu, presidente Legambiente Sardegna (“Conservazione, tutela e attività antropiche, quali modelli alla luce del nuovo modello di sostenibilità”).

Daniela Carboni, direttore GAL Terras de Olia (“Il modello territoriale per la rigenerazione”).

Alessandro De Martini, dirigente Regione Sardegna (“Dialogo tra istituzioni, modello vincente?”).

Antonio Motzo, presidente Federcaccia per la provincia di Oristano (“Le attività venatorie e la rinascita del territorio, quali soluzioni condivise”).

La tavola rotonda sarà aperta e lascerà a tutti i cittadini la possibilità di intervenire.

Il Festival proseguirà con gli eventi organizzati per due giorni interi. L’arte, la musica, il teatro, la creatività: ogni evento sarà coerente con le tematiche di rigenerazione del paesaggio e della comunità, per spingere la ricostruzione, confrontandosi in una tavola rotonda in cui si discuterà di una nuova strategia di pianificazione del territorio con la sua molteplicità di paesaggi e produzioni, verso una visione condivisa nel rispetto della propria identità.

In entrambe le giornate il luogo centrale della manifestazione sarà l’Ex Seminario che ospiterà gli spettacoli nel suo Chiostro, mentre nel Parco si snoderà il percorso dei Saperi e Sapori. Qui i giovani imprenditori agricoli manderanno un messaggio chiaro di voglia di ripresa e rinascita dell’attività economica del paese, nonostante il momento di crisi; ci saranno anche spazi espositivi per artisti e verranno attivati laboratori, tra i quali quello della ricostruzione dei muretti a secco (patrimonio dell’umanità Unesco).

Per quanto riguarda gli spettacoli, domani sarà una grande giornata dedicata alla polifonia.

Grazie all’iniziativa dell’Ordine dei Medici Veterinari, dalle 19.00 alle 20.30 si terrà una esibizione di cori a quattro voci itinerante nel percorso del Parco con Su cuntzertu de Abbasanta, Su cuntrattu de Seneghe, Sos Cantores de Cuglieri. A seguire nel Chiostro si esibiranno il Coro Bonucaminu di Ardauli e Coro polifonico Ghentiana di Ruinas. L’iniziativa dell’Ordine dei Medici Veterinari è rivolta ad una raccolta fondi specifica per l’acquisto di una cisterna d’acqua per la lotta agli incendi.

A fine giornata, la Polifonica Santa Cecilia di Sassari, diretta dal maestro Matteo Taras, con Denise Gueye (voce solista) e Marco Carta (chitarra) nello spettacolo “”Romancero Gitano & Canciones Populares Antiguas” dedicato a Garcia Lorca.

Sempre domani, presso le fonti di Tiu Memmere, si racconteranno i riti della magica notte di San Giovanni, legati all’acqua e al fuoco, ripercorrendo memorie e leggende intorno a questi due elementi primordiali. Si rievocherà il “rito de s’abba muda”, per far conoscere e tramandare la tradizione, che si colloca come sincretismo tra i riti solstiziali della Sardegna e del mediterraneo. Parteciperà il chitarrista Ignazio Cadeddu. L’evento terminerà con un percorso-laboratorio all’interno di un oliveto secolare bruciato dall’incendio, come inizio di un cammino di rigenerazione.

Domenica l’appuntamento per la conoscenza del paesaggio sarà a Casteddu Etzu, la sommità da cui si domina tutta la vallata che dal Montiferru scende verso il mare. Incontro che si dipanerà tra musica e geologia, storia e leggenda sull’antico castello. Interverranno il musicista e geologo Sebastiano Dessanay e l’Associazione Marafé di Cuglieri per gli aspetti storici.

Per i laboratori dei saperi, si continuerà con la ricostruzione dei muretti a secco, e si proporrà inoltre un laboratorio per produrre l’antico detergente “sa lissia” a cura del Centro Studi MamaTerra.

Nel pomeriggio presso il Teatro, si potrà assistere alla proiezione di un filmato del regista Enrico Pau, anteprima di un documentario in corso di lavorazione realizzato durante i drammatici giorni degli incendi.

Spettacoli per bambini e famiglie. Come sempre il Festival ospita molte iniziative dedicate al pubblico dei più piccoli. Per questa edizione, sia sabato, sia domenica, si vedranno in azione “Il Circo a 3 ruote”, un laboratorio ludico-pedagogico a cura della coop. “La Famiglia”, uno spettacolo di musica con hang drum e bolle di sapone, la narrazione di una fiaba africana con Mamadou Mbengue e infine le marionette di Nadia Imperio, con un laboratorio e poi nel pomeriggio lo spettacolo.

Visite guidate. Altra attività sempre presente nel Festival sono le visite guidate nel territorio e le attività produttive. E’ prevista la visita al Museo Archelogico con l’associazione Marafé (domani) e al Museo dell’Olio di Giorgio Zampa (domenica).

Il festival si conclude il domenica con gli spettacoli musicali al chiostro: Golden Sun con Daniele Porta, chitarra acustica; Gianni Puddu, tastiera; Aurelio Serra, voce (in collaborazione con la Scuola Civica di Musica del Montiferru), a cui seguirà il concerto per piano e voce della cantante Ilaria Porceddu.

Fonte: https://www.linkoristano.it/2021/10/01/cuglieri-idee-a-confronto-per-azioni-di-rigenerazione-dopo-lincendio/