Centenario della fondazione del Consiglio Nazionale delle Ricerche: evento a Sassari

Il Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), il più grande ente di ricerca italiano, celebrerà nel 2023 il centenario della sua nascita con un programma di iniziative ed eventi a livello nazionale che vanno oltre l’intento celebrativo, stimolando una riflessione ad ampio spettro sul ruolo di questo ente nel progresso scientifico, civile e sul futuro del pianeta e dell’umanità.

L’istituto di Chimica Biomolecolare, sede secondaria di Sassari, coordina, insieme alla rete degli Istituti del Dipartimento Scienze Chimiche e Tecnologie dei Materiali, l’evento nazionale “Racconti chimici di economia circolare”, che si svolgerà in contemporanea dall’8 all’11 marzo in quattordici città italiane, coinvolgendo migliaia di studenti attraverso lezioni, seminari, conferenze, mostre interattive, spettacoli e laboratori tematici.

L’evento, a cura dell’ICB, si terrà a Sassari il 9 Marzo 2023 presso l’Area della Ricerca del CNR di Sassari e si svolgerà in collaborazione con gli Istituti afferenti all’Area: Istituto di Scienze delle Produzioni Alimentari (ISPA), Istituto di Ricerca Genetica e Biomedica (IRGB), Istituto Sistema Produzione Animale in Ambiente Mediterraneo (ISPAAM), Istituto di BioEconomia (IBE) e Istituto di Ricerca sugli Ecosistemi Terrestri (IRET).

La giornata è strutturata i due momenti: nella prima parte si racconterà ai bambini la storia centenaria del CNR e saranno illustrate, in termini semplici e accessibili, le attività di ricerca svolte al CNR. I ricercatori e le ricercatrici approfondiranno i temi dell’economia circolare, della chimica verde e delle tecnologie innovative coinvolgendo gli alunni e i docenti delle scuole primarie di Sassari e provincia.

Nella seconda parte gli alunni si cimenteranno in semplici esperimenti incentrati sulle tematiche della sostenibilità, delle energie rinnovabili, dello studio degli ecosistemi, dei principi della genetica e del riciclo sostenibile. Nel ‘carnet ‘delle proposte dei ricercatori del CNR, pensate per coinvolgere i bambini nel mondo della scienza, abbiamo: ‘Palloncini magici dal biogas’, ‘Niente si scarta tutto si ricicla!’, ‘Farine, pane e film plastici dagli scarti alimentari’, ‘Il magico mondo dei semi’, ‘La fattoria degli insetti. Come sono fatti? Che cosa mangiano? Chi li mangia’, ‘Non tutti gli alieni vengono da Marte!’ e tante altre curiosità scientifiche. ‘Si può produrre elettricità usando la frutta?’ Oppure ‘Come acqua e sale possono far muovere le nostre macchine?’ Sono solo alcune delle domande alle quali daranno risposta i ricercatori del CNR alle scolaresche. A conclusione della giornata la messa a dimora di alberi della biodiversità frutticola della Sardegna per tramandare alle future generazioni la diversità culturale e alimentare e preservando quella genetica.

L’evento vuole focalizzare l’attenzione sulle sfide che la comunità scientifica deve affrontare quotidianamente come la tutela dell’ambiente, la necessità di energia pulita, le aspettative sulla salute e il benessere dell’uomo offrendo un’occasione di riflessione alle generazioni future.

Fonte: https://www.sardegnalive.net/news/in-sardegna/414397/centenario-della-fondazione-del-consiglio-nazionale-delle-ricerche-evento-a-sassari




Give a selfie for women at CNR

Una staffetta Cnr per celebrare la “Giornata Internazionale delle Donne e Ragazze nella Scienza” è l’iniziativa che prenderà il via il giorno 11 febbraio 2023 con lo scopo di sensibilizzare e traguardare gli obiettivi per il raggiungimento di parità di genere nella ricerca e nell’innovazione.

Tale iniziativa, titolata “Give a selfie for Women at Cnr”’, ispirata da iniziative analoghe di altri centri internazionali di ricerca, è stata inaugurata l’11 febbraio 2022 dall’Istituto di scienze e tecnologie chimiche “Giulio Natta” (Cnr-Scitec) e si è sviluppata come campagna di promozione social con cadenza settimanale con il titolo di “Give a selfie for Women in Science”. Ora, grazie alla partecipazione ed adesione della rete Cnr, ambisce a diventare una vera e propria staffetta virtuale in cui altri Istituti proseguiranno nel lavoro di valorizzazione della comunità al femminile che opera nell’Ente.

L’esperienza del Cnr-Scitec ha dimostrato come l’iniziativa, sostenuta da un’intensa attività di comunicazione trasversale, sia riuscita a coinvolgere molte donne dell’Istituto nell’intento di promuovere i contenuti e le capacità nella scienza e per veicolare un messaggio positivo alle ragazze interessate alle STEM (già diventate STREAM), al grido “Every day should be #womenscienceday”. Al termine del suo percorso comunicativo, semplice ma di impatto, Cnr-Scitec ricompone il mosaico di tutti i volti delle donne che hanno aderito e contemporanemente sostiene la campagna social degli altri Istituti con il lancio dell’edizione 2023.

La ri-partenza viene segnata da un selfie d’eccezione, quello della della Presidente Maria Chiara Carrozza, autorevole testimonianza di donna e ricercatrice a capo di un ente di ricerca, in un anno fortemente evocativo quale il 2023 anno in cui il Cnr celebra il Centenario di vita. A seguito di questo selfie, l’iniziativa si arricchirà dei contributi di molte altre donne afferenti ai diversi Istituti che si riconoscono nell’intento enunciato e che si uniranno strada facendo raccogliendo il testimone.

Le donne che hanno aderito e che aderiranno a questa campagna social sono convinte che lo sviluppo economico, sociale, educativo e territoriale diventi completo se realizzato anche con un contestuale sviluppo della parità di genere nella ricerca e nell’innovazione. Questo pensiero è riportato anche nelle puntuali comunicazioni pubbliche dei vertici degli organismi di finanziamento e di quelli di controllo della ricerca internazionale (https://www.youtube.com/watch?v=nA7YdszDJ_0 – Ursula von der Leyen) oltre che ribadito nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. La recente introduzione di un piano per la parità di genere (GEP) quale criterio di ammissibilità nei finanziamenti del programma Horizon Europe (2021-2027) e la declinazione della dimensione di genere nei contenuti della ricerca e dell’innovazione inducono a sostenere tale approccio.

L’iniziativa “Give a selfie for Women in Science 2022” è stata ideata e proposta da Marcello Marelli e Laura Polito, entrambi ricercatori della sede di Milano del Cnr-Scitec. Il materiale raccolto, un “selfie” in lab o alla scrivania con una didascalia per descrivere il lavoro, viene diffuso tramite il sito e i canali social dell’istituto (Twitter e Instagram) con il supporto del Team Social presente su tutta la propria rete territoriale (Milano, Genova, Roma e Perugia), in quanto iniziativa perfettamente aderente alle attività di Terza Missione che l’Istituto ha attivato grazie ad una struttura dedicata.

L’11 febbraio 2023, dunque, il Cnr-Scitec passerà idealmente il testimone dando il via alla staffetta virtuale, per ricordare che every day should be #womenscienceday. Gli Istituti che vogliono aderire, al fine di mantenere omogeneità sia nello stile sia nel format, trovano in allegato un documento con consigli operativi sulle modalità di partecipazione.

https://www.cnr.it/it/news/11656/give-a-selfie-for-women-at-cnr-una-staffetta-per-celebrare-la-giornata-internazionale-delle-donne-e-ragazze-nella-scienza




BANDO N. 400.01 ISPAAM PNRR “Ricercatore a Tempo Determinato”

Selezione per titoli e colloquio ai sensi dell’art. 8 del “Disciplinare concernente le assunzioni di personale con contratto di lavoro a tempo determinato”, per l’assunzione, ai sensi dell’art. 83 del CCNL del Comparto “Istruzione e Ricerca” 2016-2018, sottoscritto in data 19 aprile 2018, di una unità di personale con profilo professionale di Ricercatore a Tempo Determinato – III livello, presso l’Istituto per il Sistema Produzione Animale in Ambiente Mediterraneo – Portici.

Prot_1045_2023_Bando_400_ISPAAM_PNRR_IT_signed




Lodè, BioVeg: Agroforestry e tutela della biodiversità nella Riserva di Biosfera

A fine ottobre ha preso il via il progetto BIOVEG (BIOdiversità VEGetale), del Comune di Lodè e del CEAS Montalbo, grazie al finanziamento di progetti di educazione allo sviluppo sostenibile da parte degli enti titolari di un CEAS non accreditato di cui alla (D.G.R. 40/11 del 14.10.2021). L’obiettivo del progetto è di coinvolgere, attraverso un processo partecipativo gli attori sociali del territorio e gli Enti di ricerca e di vigilanza ambientale nel recuperare, valorizzare, diffondere il patrimonio genetico di biodiversità, gestendo gli ecosistemi minacciati dalle attività antropiche, in modo sostenibile per contrastare la perdita di biodiversità, all’interno di un contesto territoriale ad elevato pregio naturalistico come il SIC Montalbo, il Parco di Tepilora e la Riserva di Biosfera. BIOVEG punta a migliorare nel tempo l’integrazione e l’equilibrio delle risorse agricole e zootecniche seguendo i principi dell’agroforestry privilegiando le produzioni di qualità e la sostenibilità degli interventi, focalizzando l’attenzione sull’ecosistema nel suo complesso e sulle comunità che lo abitano.

Nel mese di dicembre è stata avviata la prima azione che prevede il miglioramento quanti-qualitativo di un sito pilota a pascolo arborato a bassa produttività tramite la semina di specie foraggere autoriseminanti di origine sarda (principalmente leguminose). La finalità dell’intervento sarà di incrementare la biodiversità foraggera, di invertire il degrado dei suoli e aumentarne la fertilità, e migliorare il benessere animale e la qualità dei prodotti zootecnici. La prova sarà condotta con la supervisione del ricercatore del CNR-ISPAAM di Sassari, il dr. Federico Sanna nei terreni messi a disposizione dall’azienda agrituristica “Su Cunzatu e Vitale”. Secondo i dettami dell’agroforestry la prova verrà eseguita all’interno di un frutteto di antiche varietà di pero, creando una sinergia tra produzioni zootecniche e frutticole. Le attività di campo sono state la preparazione del letto di semina e la semina stessa. La preparazione del suolo è stata effettuata con tecniche di lavorazione minima, interessando solo i primi strati del suolo al fine di preservarne la struttura, salvaguardando la biodiversità vegetale presente. L’impiego di semente di specie leguminose aumenterà la dotazione naturale di Azoto nel suolo, evitando così di ricorrere ad interventi massicci di concimazione minerale. 

La caratteristica delle specie autoriseminanti impiegate punta alla creazione di un pascolo polifita poliennale dal valore pastorale elevato, evitando quindi di dover intervenire ogni anno con le tradizionali operazioni di aratura e semina, e attuando un risparmio energetico in termini di carburante (minori emissioni di CO2). A questa prima fase del progetto faranno seguito altre azioni che vedranno il coinvolgimento attivo della popolazione scolastica a favore della riscoperta dei frutti antichi e la loro diffusione, un approfondimento sulla biodiversità lungo le antiche carrarecce dei Carbonai ricadenti in parte sul Sentiero Italia, laboratori vivaistico-creativo e attività in seno alla valorizzazione dei sistemi ecosistemici, in particolar modo con l’individuazione di un sito pilota in agro di Lodè in cui mettere a dimora piante tartufigene, che daranno vita ad un piccolo rimboschimento con annessa tartufaia artificiale.

Fonte: https://www.gazzettasarda.com/contenuto/0/11/246515/lode-bioveg-agroforestry-e-tutela-della-biodiversita-nella-riserva-di-biosfera




Tavola Rotonda Progetto AGER FARMINN Alle Fiere Zootecniche Internazionali di Cremona


Tavola Rotonda

AGER
Dott.ssa Milena Brasca CNR ISPA Coordinatore Progetto

Dott.ssa Giuseppina Avantaggiato CNR ISPA
AM
Prof.ssa Luciana Bava Dip. DISAA Università degli studi di Milano

Prof. Alessio Cecchinato Università di Padova

Prof. Massimo Mal
Università di Parma
Prof. Paolo Ajmone Marsan / Erminio Trevisi Università Cattolica del Sacro Cuore

Dott.ssa Bianca Castiglioni CNR IBBA

Dott.ssa Simonetta Caira CNR ISPAAM

Prof. Ivano De Noni Dip. DEFENS Università degli studi di Milano

Tavola Rotonda




L’ISPAAM, partecipa anche quest’anno a Futuro Remoto

L’ISPAAM, partecipa anche quest’anno a Futuro Remoto

VIENI A TROVARCI.

A cura dell’Istituto per il Sistema Produzione Animale in Ambiente Mediterraneo_CNR-ISPAAM:

riCREO Equilibri: sulla strada della stabilità genomica. (cod. P_1334)
Con: Dott.sse Viviana Genualdo, Cristina Rossetti e Ramona Pistucci.
L’analisi genomica, la caratterizzazione citogenetica e l’individuazione di markers della specie zootecniche spiegano gli adattamenti genetici ai mutevoli cambiamenti ambientali del patrimonio genetico delle specie zootecniche. Diventa scienziato per un giorno e “Parti” alla scoperta dei cromosomi e del DNA.

 

riCREO Equilibri: La mungitura robotizzata tra animale, uomo e sviluppo tecnologico. (cod. P_1335)
Con: Dott.ssa Fiorella Sarubbi e  Dott. Giuseppe Auriemma.

Vieni a conoscere, attraverso attività pratiche ed analisi visive, quanto fondamentale è l’equilibrio tra libertà degli animali di controllare e gestire le loro attività quotidiane, l’applicazione di nuove te.

 




Convegno “Carciofo, Moringa oleifera e grano duro: alimentazione e salute”

Convegno “Carciofo, Moringa oleifera e grano duro: alimentazione e salute” organizzato dal Comune di Uri.

Il convegno, prevede l’apertura dei lavori da parte del Sindaco del Comune di Uri Dott. Emanuele Dettori e dell’Assessore all’Agricoltura Dott. Agr. Francesco Murru. I relatori saranno:  Dott. Terrosu e Dott.ssa Frassetto dell’Agenzia Laore, Prof.ssa Fenu Pintori dell’Università di Sassari e Dott. Dettori dell’Agenzia Agris. Saranno affrontati i seguenti argomenti: – La coltivazione del carciofo nel Comune di Uri: aspetti produttivi, nutrizionali e nutraceutici; – La Moriga oleifera coltivata in Sardegna: sviluppi nutraceutici e cosmeceutici; – La filiera del frumento duro: i vantaggi per la salute e il territorio.

Il convegno consentirà l’attribuzione di CFP come attività di tipo caratterizzante e si svolgerà il prossimo 05 agosto dalle ore 16,30 a Uri presso la Sala Biblioteca Comunale di Uri “Giovanni Maria Cherchi” in via Sassari n. 22.

Fonte: https://www.agrfor.ss.it/public/news/convegno-carciofo-moringa-oleifera-e-grano-duro-alimentazione-e-salute/1537




Progetto PROCASU e Cooperativa Allevatori Mores

La storica cooperativa celebra il glorioso traguardo e traccia un bilancio

MORES. È stata occasione per tracciare un bilancio delle attività la giornata di festa tenutasi nei giorni scorsi per il 70esimo anno della fondazione della Cooperativa Allevatori di Mores. Una realtà associativa nata nel 1951 e che conta oggi circa 190 soci, produttori che operano su un territorio che si estende tra il Logudoro e la Nurra e che garantiscono una produzione casearia di eccellenza. La celebrazione si è aperta infatti con un convegno, dove oltre al presidente Gian Mario Canu erano presenti il responsabile scientifico della cooperativa Gianni Re e i ricercatori del Cnr-Ispam (istituto per il sistema produzione animale in ambiente mediterraneo) Leonardo Sulas, Giannella Piluzza e Simonetta Caira.

Oltre a ricordare i passaggi chiave della storia della cooperativa, il presidente Canu ha evidenziato la recente collaborazione proprio con l’Ispam del Cnr che ha prodotto la partecipazione al bando Psr 2014-2020 misura 16.2 (sostegno a progetti pilota e allo sviluppo di nuovi prodotti, pratiche, processi e tecnologie) che ha portato al finanziamento del progetto Procasu (produzioni casearie sostenibili di qualità). Progetto che, come ha in seguito spiegato il responsabile scientifico, «ha l’obiettivo di realizzare una produzione casearia innovativa ed esclusiva su contesti agropastorali estensivi mediterranei, attraverso un modello gestionale innovativo finalizzato a certificare e immettere sul mercato nuove tipologie di formaggi».

Gli obiettivi specifici del progetto e lo studio dell’intera filiera produttiva dall’erba al pascolo al formaggio sono stati oggetto delle successive relazioni dei ricercatori del Cnr-Ispam, che hanno evidenziato, il primo, «l’importanza delle leguminose foraggere nei sistemi agrosilvopastorali», la seconda «il ruolo degli antiossidanti e dei composti bioattivi presenti nelle specie vegetali da pascolo» e la terza «la caratterizzazione molecolare di peptidi ad alto valore biologico nel latte di pecora e nei suoi derivati, indicatori di autenticità e genuinità dei formaggi e di rintracciabilità del prodotto, sia esso sotto forma di latte o di cagliata». (b.m.)

Fonte: https://www.lanuovasardegna.it/sassari/cronaca/2021/09/16/news/allevatori-mores-70-anni-di-eccellenze-1.40711060




Il fascino delle piante, dal Vesuvio allo spazio – La Biodiversità della frutta campana: conoscerla e riconoscerla

Focus dell’attività proposta sarà far conoscere la biodiversità delle specie legnose da frutto e comunicare l’importanza della loro valorizzazione attraverso la conservazione e la caratterizzazione delle risorse genetiche di rilievo per l’agricoltura. Saranno proposte attività finalizzate al riconoscimento di alcune varietà di ciliegie campane e mini esperimenti per evidenziare e misurare le differenze di alcuni parametri significativi per i frutti quali: acidità, grado zuccherino, proprietà antiossidanti etc.

  • Tipologia attività: Laboratorio, Stand
  • Destinatari:  tutti
  • Data:  21 maggio 2022
  • Orario:  9:00 – 13:00
  • Ente organizzatore:  CNR ISPAAM, Partner progetto DICOVALE (CRAA-IMPROSTA, CREA, CNR, UNICAMPANIA, UNINA, UNISANNIO)
  • Indirizzo: Orto Botanico del Dipartimento di Agraria, Via Università 100
    Portici, NA
    80055
  • Referenti:  Annamaria Salzano
  • Modalità di fruizione:  ingresso libero
  • Telefono per prenotazioni:  +39 3383033304
  • Telefono per informazioni: +39 0182539490
  • Email per informazioni: annamaria.salzano@cnr.it

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Metabolismo scoperto nuovo meccanismo termogenico

Caratteristica del tessuto adiposo bruno per la funzione anti-diabetica

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Il “tessuto adiposo bruno” è presente in grande quantità nel neonato, dove ha un ruolo essenziale nel mantenimento della temperatura corporea. È ricco infatti di “mitocondri”, organelli responsabili della produzione di calore, che viene generato attraverso l’azione di una proteina specializzata chiamata “termogenina”. Tale tessuto perde le sue caratteristiche con l’età, pur mantenendo una residua attività termogenica, che rimane molto importante nel preservare la salute metabolica. Per funzionare, infatti, il tessuto adiposo bruno utilizza le riserve di grassi immagazzinati all’interno degli adipociti o cellule adipose brune, il glucosio e altri lipidi che provengono dal flusso sanguigno, “bruciandoli” all’interno dei mitocondri per produrre calore. La sua attività porta quindi a una dissipazione energetica e all’abbassamento dei livelli di glucosio e grassi nel sangue.

Alcuni ricercatori italiani e stranieri coordinati da Katia Aquilano, che dirige il Laboratorio di Biochimica della Nutrizione, e Daniele Lettieri-Barbato, a capo del Laboratorio di Fisiologia, entrambe del Dipartimento di Biologia dell’Università di Roma “Tor Vergata”, in collaborazione con Simona Arena, Giovanni Renzone e Andrea Scaloni dell’Istituto per il Sistema Produzione Animale in Ambiente Mediterraneo (Cnr-Ispaam), e Valerio Chiurchiù dell’Istituto di Farmacologia Traslazionale (Cnr-Ift) del Consiglio Nazionale delle Ricerche, hanno scoperto un nuovo meccanismo di regolazione del tessuto adiposo bruno basato sull’interazione degli adipociti con cellule immunitarie. Il team di ricerca ha dimostrato che gli adipociti bruni, quando stimolati a produrre calore a seguito di un’esposizione al freddo, espellono nell’ambiente extracellulare parti di mitocondrio danneggiate dal funzionamento massivo. Lo studio è pubblicato su Cell Metabolism.
“Tale rilascio, avviene attraverso vescicole trasportatrici dedicate”, dice Aquilano. “Cellule immunitarie specializzate, i macrofagi, vengono poi richiamate all’interno del tessuto adiposo bruno agendo da veri e propri spazzini che si occupano di eliminare questo materiale di scarto, ‘mangiandolo’ attraverso il meccanismo della fagocitosi e successiva degradazione lisosomiale”. Aggiunge Scaloni: “Tale scoperta è stata possibile grazie a esperimenti preliminari di proteomica su vescicole extracellulari da tessuto adiposo bruno, che hanno permesso di evidenziare concentrazioni maggiori di proteine mitocondriali nel caso di animali esposti al freddo, rispetto a campioni analoghi da organismi allevati a temperatura ambiente”. Conclude Lettieri-Barbato: “Se i macrofagi non rimuovessero questi detriti, questi ultimi danneggerebbero gli adipociti bruni, compromettendo così la loro attività metabolica e termogenica. Pertanto, comprendere le cause alla base dell’alterazione della funzione del tessuto adiposo bruno risulta di notevole importanza per lo sviluppo di terapie contro diverse malattie metaboliche correlate all’età”.

Fonti: https://www.italiasalute.it/7805/Metabolismo-scoperto-nuovo-meccanismo-termogenico.html

http://www.healthdesk.it/ricerca/metabolismo-scoperto-nuovo-meccanismo-funzione-anti-diabetica-termogenica-tessuto-adiposo

https://www.saluteh24.com/il_weblog_di_antonio/2022/04/tessuto-adiposo-bruno-scoperto-nuovo-meccanismo-della-funzione-anti-diabetica-e-termogenica.html

https://tg24.sky.it/salute-e-benessere/2022/04/06/metabolismo-meccanismo-tessuto-adiposo-bruno

https://www.radio24.ilsole24ore.com/programmi/obiettivo-salute/puntata/metabolismo-scoperto-nuovo-meccanismo-funzione-anti-diabetica-e-termogenica-tessuto-adiposo-bruno-120529-AEEiRwPB